FISCO ALLA PORTATA DI TUTTI

 Le scadenze fiscali sono rappresentate da tutti i termini temporali di pagamento da rispettare nel calendario fiscale nazionale. Una problematica tutta italiana è quella relativa alle proroghe fiscali. Data l’emergenza causata dalla pandemia del Covid-19, il Governo ha adottato delle misure fiscali per agevolare i pagamenti. Le scadenze sono state posticipate a:

L'imposta municipale unica (IMU) è la tassa sulla proprietà degli immobili. Va pagata per le prime case solo se considerate di lusso. Si paga sempre per la seconda abitazione e altri immobili.

 Il versamento della prima rata (ACCONTO IMU) è pari all'imposta dovuta per il primo semestre applicando l'aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell'anno precedente e deve essere corrisposta entro il 16 Gennaio. Il  versamento della rata  A SALDO dell'imposta dovuta per l'intero anno è eseguito, a conguaglio, sulla base delle aliquote risultanti dal prospetto delle aliquote.

La scadenza del conguaglio è stata spostata dal 16 dicembre al 28 febbraio 2021. Questa disposizione rientra nella Legge di conversione del Decreto di proroga dello stato di emergenza Covid-19.

Nel quadro dell’emergenza sanitaria è stata approvata lo scorso 25 novembre 2020 la legge di conversione del decreto sulla proroga dello stato d’emergenza Covid-19. Un rinvio necessario per permettere ai Comuni di avere maggiore tempo per poter calcolare il prospetto delle aliquote e regolamenti della nuova IMU.




 La Definizione agevolata 2018, detta anche Rottamazione ter, prevede la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle di pagamento versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.

Il saldo e stralcio, invece, riguarda esclusivamente le persone fisiche che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica e consiste in una riduzione delle somme dovute al Fisco.                                                                            Si tratta di una vera e propria pace fiscale aperta a tutti coloro che hanno uno o più debiti con l’Agenzia delle entrate-Riscossione. Prevista anche la possibilità di rateizzare il debito con una riduzione degli interessi da pagare.

L’art.4 del Decreto Ristori quarter posticipa dal 10 Dicembre 2020 al 1° Marzo 2021 il termine di versamento delle rate afferenti alla pace fiscale aventi scadenza nel 2020.




Il ravvedimento consiste nella possibilità di regolarizzare i versamenti di imposte omessi, insufficienti o tardivi pagando sanzioni ridotte; il vantaggio è appunto la riduzione delle sanzioni proporzionale al tempo che intercorre tra violazione di obblighi tributari e ravvedimento operoso. Si tratta di un istituto importante del diritto tributario italiano: il contribuente può regolarizzare spontaneamente la propria posizione fiscale versando l’importo dovuto e maggiorato da sanzioni e interessi ridotti. I termini per effettuare il ravvedimento sono strettamente connessi a quello di presentazione della dichiarazione. Uno fra tutti, è il termine per presentare la dichiarazione entro 90 giorni dalla scadenza per non incorrere nella violazione (non sanabile con il ravvedimento) di dichiarazione omessa. Termine che, con la nuova scadenza, cade il 10 marzo 2021.






I sostituti d'imposta utilizzano la Certificazione unica(Cu), per attestare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi.

Il decreto collegato alla legge di Bilancio 2020 ha previsto che, a decorrere dal 2021, il termine per la consegna al contribuente della Certificazione Unica è anticipato dal 31 al 16 marzo 2021.






L'Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

L’'ires e l’'imposta sul reddito delle società, determinata annualmente applicando un'aliquota proporzionale alla base imponibile formata dai ricavi meno i costi deducibili.

L'irap è l’imposta regionale sulle attività produttive. 

La proroga, disposta dai decreti Ristori e Ristori quater, riguarda la seconda o unica rata degli acconti Irpef Ires e Irap 2020, il cui termine di versamento è prorogato al 30 aprile 2021 a favore dei soggetti che, nel primo semestre 2020, hanno subito una riduzione di almeno il 33% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell'anno 2019.










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